Posta. I Radicali ci scrivono sul processo per la morte di Rocchelli

Non corrisponde per nulla al vero il nostro coinvolgimento nell’ideazione del progetto “The wrong place”

Al direttore responsabile di “Ossigeno per l’informazione”, Alberto Spampinato: richiesta di rettifica.

Gentile direttore,

in merito all’articolo «Andrea Rocchelli. A Milano il processo di appello per la sua uccisione», di Giacomo Bertoni, apparso ieri sul sito dell’osservatorio  (link: https://www.ossigeno.info/andrea-rocchelli-inizia-a-milano-il-processo-di-appello-per-la-sua-uccisione-nel-donbass/), e in particolare in riferimento alla frase: «Esponenti dei Radicali Italia e della FIDU (Federazione Italiana Diritti Umani) hanno espresso forti critiche alla sentenza di condanna del Tribunale di Pavia e ai giudici che l’hanno emessa e hanno svolto una loro inchiesta, raccogliendo testimonianze e presentando i risultati di questa contro-inchiesta nel documentario video “The wrong place”.»

vorremmo precisare quanto segue:

Se è vero che come Radicali italiani abbiamo espresso forti critiche rispetto alla sentenza di primo grado del processo, non corrisponde per nulla al vero il nostro coinvolgimento nell’ideazione del progetto “The wrong place”. Radicali italiani non ha infatti svolto alcuna contro-inchiesta, il documentario “The wrong place” è stato interamente concepito e realizzato da quattro giornalisti indipendenti: Cristiano Tinazzi, Ruben Lagattolla, Olga Tokariuk e Danilo Elia, che attraverso una piattaforma pubblica di crowdfunding lo hanno finanziato. Hanno poi ricevuto il contributo di Justice for Journalists e il patrocinio di FIDU, Nessuno Tocchi Caino e Open Dialogue.

Abbiamo sostenuto la loro iniziativa tentando di portarla all’attenzione dell’opinione pubblica ma sono loro che, non “dal punto di vista della difesa” ma rileggendo punto per punto le motivazioni della sentenza, hanno raccolto testimonianze e nuove prove tecnico-scientifiche che noi, questo sì, speriamo vivamente vengano prese in considerazione nel processo di appello appena cominciato.
Chiediamo pertanto che venga rettificata la parte dell’articolo laddove riporta erroneamente il nostro ruolo attivo nell’inchiesta sfociata poi nel docufilm “The wrong place”. Grazie.
Firmato
Massimiliano Iervolino, segretario e rappresentante legale di Radicali italiani
Giulia Crivellini, tesoriera di Radicali italiani
Silvja Manzi, direzione Radicali italia
Risposta
Mi scuso per questa involontaria imprecisione. Ho provveduto a correggerla come da voi richiesto. A. Spampinato
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