Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

In un mese scritte minacciose sui muri di 7 redazioni di giornali e Tv

Frasi minacciose e insulti firmati da no vax, ultras di calcio e sostenitori “Free Palestine” contro Israele

OSSIGENO 29 febbraio 2024 – Nel mese di febbraio le sedi regionali Rai di Venezia, Terni e Catania, le redazioni di Espansione Tv a Como, Edinet a Savona e la Provincia a Cremona, sono state prese di mira da ignoti vandali, che hanno insultato in tono minaccioso i giornali e i giornalisti con scritte tracciate sui muri esterni, invece a Genova è stato esposto davanti all’ingresso della redazione del Secolo XIX un grande striscione. Gli episodi, ritenuti intimidatori, sono stati denunciati alle forze di polizia, che indagano per individuare i responsabili.

COMO – La notte del primo febbraio ignoti hanno imbrattato i muri dell’emittente locale Espansione Tv con insulti alla redazione e al direttore Andrea Bambace. Le scritte “Giornalisti kapò” e “Andrea Bambace servo nazista”, corredate da una doppia lettera “V” cerchiata di rosso, simbolo di movimenti no vax, sono state vergate a caratteri cubitali in vernice rossa sui muri esterni della sede. A dicembre 2023 il direttore aveva definito “imbecilli, vandali e criminali” i no-vax che avevano deturpato l’ospedale di Cantù con scritte anti-vaccini. Solidarietà dall’Associazione lombarda della stampa.

CREMONA – Nella notte del 7 febbraio la sede del quotidiano La Provincia di Cremona è stata imbrattata con scritte violente contro i giornalisti a opera di estremisti antivaccini. Il giornale avrebbe la colpa di aver scritto che si è aperto un processo contro un no vax. “La parola libertà in bocca a chi vuole indebolire quella degli altri perde di significato – dicono i giornalisti della Provincia -. Tocca a noi e alla comunità di cui facciamo parte riempirla di senso”. Una conferma che i no vax non tollerano nemmeno la cronaca dei fatti, oltre a non rispettare il diritto di critica e le libere opinioni, ha rilevato l’Associazione lombarda dei giornalisti.

GENOVA – La mattina del 9 febbraio i giornalisti del ‘Secolo XIX’ hanno trovato davanti all’ingresso della sede del giornale un grande striscione. “Secolo XIX nel caos: in redazione giornalai da quattro soldi’, era scritto sullo striscione a caratteri cubitali, firmato genericamente Ultras. Il riferimento potrebbe essere agli articoli pubblicati dal giornale sulla squadra di calcio della Sampdoria. Sull’episodio indaga la Digos e la pista porterebbe a una parte degli ultrà blucerchiati. Solidarietà e condanna è stata espressa da parte dell’Associazione ligure dei giornalisti, dell’Ordine dei giornalisti e del Gruppo cronisti liguri.

PIETRA LIGURE (SV) – Nella notte del 13 febbraio, scritte in vernice rossa sono comparse su muri e porte della sede di Edinet srl, società editrice di Genova24 e di IVG.it (Il Vostro Giornale), a Pietra Ligure (SV). “Giornalisti kapò nazisti” e “Vivi perché liberi”, le scritte, e a fianco due V sovrapposte a formare una W, inscritte all’interno di un cerchio. Le scritte sembrano essere riconducibili a un gruppo no-vax e no-green pass, “Guerrieri ViVi”, attivo nel ponente ligure. L’Associazione Ligure dei Giornalisti, il Gruppo Cronisti Liguri e l’Ordine dei Giornalisti della Liguria hanno espresso solidarietà e condannato l’atto.

SEDI REGIONALI RAI – Di diversa matrice le scritte apparse sui muri esterni delle sedi regionali della Rai a Venezia, Terni e Catania, rispettivamente il 15, il 16 e il 25 febbraio. Gli atti vandalici fanno infatti riferimento alle recenti polemiche sul conflitto in corso nella Striscia di Gaza.

“Israele genocida, Assassini, Servi del potere”, le scritte che hanno deturpato lo storico palazzo Labia a Venezia, sede veneta dell’emittente pubblica radiotelevisiva.

A Terni, a fare le spese della protesta è stato il portone di ingresso del Tgr Umbria, imbrattato con scritte infamanti contro la Rai e contro Israele.

I cdr delle sedi regionali Rai veneta e umbra hanno espresso preoccupazione. “ Il clima che si sta creando mette a rischio l’incolumità di giornalisti e i tecnici al lavoro sul campo e nelle sedi – hanno detto a Venezia -. “Ci preoccupa il rischio di incolumità a cui sono esposti giornalisti e dipendenti di sede che non hanno fatto null’altro che il proprio lavoro, con onestà, equilibrio e competenza”, gli hanno fatto eco dall’Umbria.

“TeleMeloni Merda”, “Fuori Israele dai media” e “Non ci censurate più”, firmato ‘Free Palestine’, le scritte sul muro perimetrale esterno della sede Rai di Catania. A denunciare l’episodio sono stati l’Assostampa siciliana e il sindacato Unirai, rappresentante dei liberi giornalisti Rai. Il sindaco di Catania Enrico Trantino ha commentato: “Spiace che taluni interpretino il dissenso in modi assolutamente sbagliati, violando le più elementari norme del rispetto e della democrazia”. Solidarietà anche dalla Federazione Nazionale della Stampa e dall’Ordine dei giornalisti siciliano. LT

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