Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Strano furto a giornalista di Fanpage

Sasha Biazzo è l’autore dell’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti dopo la quale imprenditori e amministratori lasciarono i loro incarichi

ll 5 dicembre 2018 ignoti si sono introdotti nell’abitazione di Sasha Biazzo, giornalista di Fanpage. Hanno rubato un personal computer, due telefoni cellulari e uno zaino da spalla che conteneva un orologio e una chiavetta per l’home banking, tralasciando oggetti di valore che erano in casa. Queste circostanze hanno fatto nascere il sospetto che il furto possa avere un carattere di intimidazione e di ritorsione e sia collegato all’attività professionale del giornalista. 

Biazzo è infatti l’autore dell’inchiesta video Bloody Money, pubblicata in sette puntate da Fanpage nel febbraio 2018. L’inchiesta fece clamore perché rivelò la disponibilità di pubblici amministratori e funzionari pubblici della Campania ad affidare incarichi per lo smaltimento illegale dei rifiuti solidi urbani. Dopo la pubblicazione dell’inchiesta alcuni politici e imprenditori campani, pur dichiarando di avere agito nel rispetto della legge, rassegnarono le dimissioni dai loro incarichi.

Inoltre dopo la messa in onda di Bloody Money, alcuni giornalisti di Fanpage furono vittime di episodi di insofferenza durante manifestazioni e convegni pubblici. Un incendio, probabilmente di natura dolosa, danneggiò la casa della cognata del direttore Francesco Piccinini e l’attività commerciale della famiglia di un altro collaboratore di Fanpage, il videoreporter Carmine Benincasa. 

Per stabilire contatti con amministratori pubblici e imprenditori del settore rifiuti, gli autori dell’inchiesta giornalistica si era avvalsi di un ex camorrista pentito che, fingendosi disposto a organizzare lo smaltimento violando la legge, aveva fatto da esca. Prima della messa in onda dell’inchiesta, la Dda di Napoli ordinò ai giornalisti la consegna di tutti i video registrati per realizzare l’inchiesta giornalistica e comunicò a Sasha Biazzo e al direttore Francesco Piccinini che erano indagati per il reato di induzione alla corruzione. 

Sasha Biazzo ha denunciato il furto e ha ottenuto la solidarietà del sindacato napoletano dei giornalisti, della Fnsi, del vicepremier Luigi Di Maio e del Presidente della Commissione Antimafia, Nicola Morra.

RDM

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