Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Udine. Busta con 2 proiettili a cronista RAI

Giovanni Taormina aveva appena intervistato un “pentito” della ‘ndrangheheta . Ora è protetto con una vigilanza dinamica

Il 12 aprile 2019 il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di Udine ha disposto una misura di protezione (sorveglianza dinamica) per il giornalista Giovanni Taormina, che lavora per il TgR RAI del Friuli Venezia Giulia. vedi
Il giorno prima, a Udine, presso la redazione di via Palmanova, il giornalista aveva ricevuto una busta anonima con dentro due proiettilie e una foto con il suo volto cerchiato di rosso e sbarrato con una x. La busta era stata lasciata all’ingresso e aveva un aspetto inoffensivo. vedi

IL GIORNALISTA – “Questo spiacevole episodio ha su di me un unico effetto: mi spinge ad andare avanti nel mio lavoro con ancora più forza e determinazione”, ha dichiarato il cronista a Ossigeno per l’Informazione.

LE INDAGINI – La Questura e la polizia Scientifica hanno fatto le prime indagini. La procura di Udine ha attivato la Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste. Gli inquirenti stanno valutando una pista che porterebbe alla ‘ndrangheta.

CHI E’ – Giovanni Taormina è originario di Trapani. Ha lavorato a Roma per il Giornale Radio Rai fino a luglio 2018, quando si è trasferito a Udine, dove ha portato la sua esperienza di cronista di mafia. Dal 21 al 24 marzo 2019, in quattro puntate, il Tg regionale del Friuli Venezia Giulia ha trasmesso un’intervista fiume che gli è stata rilasciata esclusiva da un collaboratore di giustizia di ‘ndrangheta. Il pentito ha parlato diffusamente dell’attiva presenza di famiglie ‘ndranghetiste sul territorio friulano: a Monfalcone, a Trieste e a Gorizia.

Nel 2016, a Roma, il giornalista aveva ricevuto una minaccia del tutto analoga, dopo alcuni incntri con un “pentito” della criminalità organizzata della zona di Foggia, per un’intervista che poi non fu realizzata.

SOLIDARIETA’ – Taormina ha ricevuto attestazioni di solidarietà da parte dell’Assostampa Friuli, l’Usigrai, la Fnsi dai vertici Rai e da vari esponenti politici. ASP

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