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21 marzo. Pappagallo: “Ucraina, guerra, disinformazione e giornalismo emotivo”

Come distinguere le informazioni vere da quelle false diffuse a scopo di propaganda? Chi protegge gli invaiti e li garantisce? Un ciclo di incontri dell’Associazione Stampa Romana

OSSIGENO 29 marzo 2022 – “Mai come in zone di guerra, e soprattutto in questa guerra, il cronista ha una teorica pluralità di fonti, Ma è difficile riconoscere le informazioni vere da quelle false. Basta un cellulare per filmare qualsiasi cosa. Questa enorme produzione, soprattutto di video, deve però essere filtrata, perché all’interno dell’enorme produzione di video c’è la disinformazione”. Disinformazione, propaganda e scarsa protezione per gli inviati: questo il cuore dell’intervento di Lazzaro Pappagallo, segretario dell’Associazione Stampa Romana, al convegno di Ossigeno per l’informazione del 21 marzo 2022 intitolato “Roma ricorda Ilaria Alpi e le vittime innocenti delle mafie”. Rivedi qui sotto il video a 2:00:45

Il segretario di Stampa Romana ha ricordato il pericolo della propaganda incrociata: “Il primo moto d’indignazione popolare in questa guerra è stato il video di un carro armato che schiacciava una macchina: era un’immagine falsa. Cioè, il carro armato che schiacciava la macchina era vero, ma si riferiva a un altro episodio di guerra, non a questo conflitto. La prima immagine d’indignazione è un’immagine vomitata da internet ma falsa”.

E ha messo in guardia dal giornalismo emotivo, che mette al primo posto le emozioni e tiene la cronaca in secondo piano: “Ci sono state scalette di telegiornali in cui si partiva dal profugo e si finiva al profugo. Io da addetto all’informazione vorrei capire dove stanno le truppe, dov’è il fronte, qual è il punto sul quale si sta combattendo. Spingere continuamente sul livello emotivo non consente la comprensione dei fatti”. Lazzaro Pappagallo si è poi soffermato sulla situazione contrattuale dei giornalisti freelance, spesso inviati dai grandi gruppi editoriali senza i dispositivi di protezione, come casco e giubbotto e antiproiettile, e senza la stipula dell’assicurazione.

Su questo tema Stampa Romana ha organizzato un ciclo di incontri dal titolo “Informazione e guerra. La giusta distanza”. Primo appuntamento giovedì 31 marzo alle ore 16 sui profili social ufficiali dell’associazione (qui tutte le info). GB

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