Memoria

Andy Rocchelli, dieci anni dopo Pavia ricorda il suo fotoreporter ucciso in Ucraina

Il programma del  24 maggio. Ancora nessuna giustizia. La sua storia, un dossier e un documentario sul sito web Ossigeno-Cercavano la veritá

OSSIGENO 23 maggio 2024 – A dieci anni dall’uccisione in Donbass del fotoreporter di Pavia Andrea (Andy) Rocchelli
la sua città celebra l’anniversario con un ricco calendario di eventi pubblici. Ossigeno lo ricorda con un documentario, un dossier e con testimonianze e documenti sul sito www.giornalistiuccisi.it dedicato ai trenta operatori dell’informazione italiani caduti per la libertà di stampa,

SENZA GIUSTIZIA DA 10 ANNI – Il 24 maggio 2014 Andy era in Ucraina per documentare con foto e video le condizioni dei civili travolti dal conflitto tra esercito ucraino, guardia nazionale ucraine e separatisti filorussi. Fu ucciso da colpi di mortaio in dotazione all’esercito ucraino. Con lui rimase ucciso Andrei Mironov, attivista russo per i diritti umani. William Roguelon, fotoreporter francese che viaggiava con loro, fu  gravemente ferito.

La ricerca della verità su quanto accaduto è stata frenata dal conflitto ucraino in corso da due anni, come ha ricordato Rino Rocchelli a Ossigeno per l’informazione il 3 maggio scorso, in occasione della Giornata Mondiale per la libertà di stampa: “Lo scellerato attacco russo all’ucraina ha generato la quasi impossibilità di procedere verso i comandanti ucraini responsabili. La estrema polarizzazione dei media, della politica e delle opinioni ha portato a considerare  ‘filoputiniano’ tutto ciò che è avverso all’Ucraina. Questa vicenda seppure avvenuta 8 anni prima della invasione russa è ora ostaggio di questo bipolarismo”. (Leggi)

Un omicidio per il quale, come sottolineato più volte dalla famiglia Rocchelli, benché sia stata accertata la verità dei fatti, manca la giustizia. Il processo celebrato in Italia, infatti, in 3 gradi di giudizio ha stabilito che si è trattato di un “crimine di guerra” e ha identifica i responsabili nelle milizie ucraine. Un vizio procedurale durante l’acquisizione di alcune testimonianze non ha consentito di confermare la condanna del miliziano italo ucraino emessa in primo grado.

COME VIENE RICORDATO – A un decennio dalla sua morte, il ricordo di Andy è ancora vivo nella sua città natale, dove svolgeva volontariato e condivideva con gli amici la passione per il fotogiornalismo e la difesa dei diritti umani, come emerge dai racconti del documentario prodotto da Ossigeno “Ciao Andy, un abbraccio da Pavia” (guarda).
Quest’anno a tenere le fila di tutte le iniziative in memoria di Andy, a Pavia, sono le “Volpi Scapigliate”, l’associazione che i suoi amici hanno costituito per seguire e documentare la ricerca di verità e giustizia sulla sua morte.
“Insieme al ricordo di Andy – dicono gli organizzatori – vogliamo riflettere sulle problematiche della libertà d’informazione e la difesa dell’indipendenza e incolumità di giornalisti e fotografi, mai come ora a rischio e insidiate sotto tutte le latitudini, in contesti di pace e di guerra, di democrazia e di dittatura. Il caso di giustizia negata per le uccisioni di Rocchelli e del suo amico Andrei Mironov perpetrate dalle forze armate ucraine, vuole diventare così l’occasione per una messa a fuoco della violazione dei diritti nel mondo contemporaneo”.

Dal 13 maggio è iniziata una mostra fotografica per le strade di Pavia, spiegano gli amici di Andrea Rocchelli: “Una mostra itinerante di iconici scatti di Rocchelli allestita in diverse vie e piazze grazie alla collaborazione della cittadinanza pavese, di scuole, biblioteche e istituzioni. La città si vestirà di immagini di luoghi lontani e di volti e si aprirà a situazioni varie e disparate”.

Venerdì 24 maggio alle ore 11 nella sala conferenze del Museo Kosmos si terrà la conferenza con Stefano Ferrari (Volpi Scapigliate), Anna Dichiarante (giornalista de l’Espresso), gli amici e colleghi del collettivo Cesura e Giuseppe Borrello (giornalista). Modererà Giacomo Bertoni, giornalista che ha seguito per Ossigeno per l’informazione tutte le udienze del processo per l’uccisione del fotoreporter, racconti dai quali è nato il dossier “Guerra giornalisti impunità” (2022, leggi). Nel pomeriggio di venerdì 24, inoltre, si terrà un incontro alla Casa circondariale di Torre del Gallo, a seguire la Messa nel seminario vescovile di Pavia e infine dalle 18.30 alle 24 nei giardini del Museo Kosmos (in piazza Botta 9) conferenze, presentazioni e musica dal vivo. Tra gli ospiti: Alessandra Ballerini, avvocato della famiglia Rocchelli, Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Vauro Senesi, vignettista, e Nello Scavo, inviato di Avvenire. GB

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