Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Bergamo. Prorogate le misure protezione per Paolo Berizzi

Nel 2018 ha subito cinque attacchi minacciosi, quattro durante la presentazione del suo libro-inchiesta “NazItalia” sui movimenti di estrema destra

Sono state prorogate le misure di protezione per il giornalista Paolo Berizzi, inviato di Repubblica, che vive a Bergamo e dal 2017 in poi ha subito varie minacce e intimidazioni, cinque nel 2018. Le minacce sono cominciate dopo le inchieste giornalistiche in cui ha esplorato i rapporti fra i movimenti neofascisti italiani e la galassia dei gruppi neonazisti di altri paesi. 

Gli atti intimidatori si sono intensificati dopo la pubblicazione del suo libro sullo stesso tema, dal titolo “NazItalia. Viaggio in un Paese che si è riscoperto fascista”, editore Baldini e Castoldi. In più occasioni, esponenti di estrema destra hanno insultato e minacciato il giornalista durante la presentazione del libro.

Nel mese di  maggio 2018, Berizzi era stato contestato due volte dalle forze di estrema destra, sempre in occasione della presentazione del suo libro (leggi). Nel corso del 2018, a questi due episodi, se ne sono aggiunti altri tre.

Il 12 giugno 2018, a Bergamo, Paolo Berizzi ha presentato una denuncia contro ignoti per minacce provenienti da gruppi legati all’estrema destra, e in particolare a “Forza Nuova”, “DO.RA” e “MAB”.

Il 22 giugno 2018, a Como, presso la sede del cinema gestito dal circolo “Arci Xanadà” è stato affisso al cancello d’ingresso uno striscione a firma Forza Nuova, con la scritta “Berizzi: Infamitalia!”. La stessa sera, in quel posto, era prevista una presentazione del volume con la partecipazione del giornalista. In relazione all’episodio la Fnsi ha espresso solidarietà a Berizzi (leggi).

Il 30 ottobre 2018 lo stesso Berizzi ha scritto su Twitter di avere trovato scritte insultanti e minacciose e svastiche sui muri esterni della sua abitazione di Bergamo. L’episodio è stato denunciato alla magistratura e riferito in dettaglio da “Repubblica” (leggi). Anche per questo episodio Berizzi ha ricevuto solidarietà dalla LNSI e da altre organizzazioni, fra cui l’Associazione nAzionale Partigiani d’Italia (ANPI).

Ossigeno pr l’Informazione si era occupato di Paolo Berizzi già nel marzo del 2017, quando  era stato minacciato da gruppi di estrema destra e frange neonaziste (leggi) e di conseguenza il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha deciso di proteggerlo con una misura di vigilanza.

RDM



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