Libertà di stampa. Le graduatorie fasulle danneggiano la libertà di stampa

Le classifiche prodotte da vari organismi – anche se popolari – rischiano di essere controproducenti: sono approssimative e di scarsa efficacia

Ossigeno per l’Informazione critica le graduatorie che giudicano la libertà di stampa dei vari paesi con metodologie poco chiare e in definitiva non affidabili. “Esse, sostiene l’osservatorio italiano, “magari conquistano qualche titolo sui giornali, ma allo stesso tempo danneggiano le organizzazioni indipendenti che operano sul terreno per promuovere la libertà di stampa. Questonon è un piccolo problema. È il problema numero uno, mentre assistiamo alla progressiva restrizione dello spazio concesso alla libertà di stampa in tutto il mondo, anche nei paesi democratici, e vediamo che questo trend negativo non scuote le autorità, sebbene sia coralmente segnalato, da tempo, da tutti i centri di osservazione nazionali e internazionali. Evidentemente le statistiche approssimative e gli appelli generici non sono incisivi. Dobbiamo superare questa disarmante situazione. Possiamo farlo rendendo credibili questi appelli, rendendoli incisivi con la forza dei fatti.

Leggi intero articolo Libertà stampa. L’Italia è la pecora nera? No, ma lo diranno ancora

ASP-ONY

1 commento
  1. Mauro Suttora
    Mauro Suttora dice:

    Caro Spampinato,
    Intanto complimenti per la vostra opera meritoria.
    Ossigeno è la fonte principale per la classifica di Rsf, e non mi pare che negli altri Paesi europei ci siano tanti giornalisti minacciati e sotto scorta.

    Inoltre il fatto che un solo privato controlli il 45% delle tv penso valga almeno 10 posizioni in classifica.
    Oltre alla proprietà di quasi tutti i quotidiani da parte di editori impuri (banche, industriali, finanzieri).

    Anche la mia Rcs è succube di Banca Intesa, che ci tiene per le palle con il debito di 300 milioni, nonostante l’apparente indipendenza di Cairo.

    Con grande stima

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