Mafia e informazione. “Il fiume scorre”. Nuovo rapporto di Ossigeno

Aggiornato per il 2015-2017 il dossier già realizzato su incarico della Commissione Parlamentare di inchiesta. I problemi irrisolti. L’evoluzione del fenomeno minacce e querele. Le proposte allo studio

Ossigeno per l’Informazione ha iniziato il 2017 consegnando alla Commissione Parlamentare Antimafia una relazione sul rapporto fra criminalità organizzata e informazione. Il documento costituisce un aggiornamento e un’integrazione dell’ampio dossier “L’antitesi mafia-informazione” realizzato nel 2014 su incarico della Commissione stessa. La nuova relazione dà conto dell’evoluzione della situazione nel triennio 2015-2017 e dei recenti gravi ingiustificabili attacchi a operatori dell’informazione, sotto forma di intimidazioni, minacce, abusi, in particolare su quelli provenienti dal crimine organizzato.

Il rapporto di Ossigeno fa inoltre il punto su ciò che è stato fatto per affrontare i problemi che ostacolano l’informazione sulla mafia e più in generale la libertà di informazione in Italia, problemi in gran parte irrisolti il fenomeno gli attacchi ai media continuano a fluire come l’acqua di un fiume che scorre. Un particolare attenzione è dedicata all’impunità di chi ostacola l’informazione e ai tentativi di istituire un centro ad hoc per denunciare con più efficacia tali abusi. Un approfondimento è dedicato agli effetti penali concreti della legislazione penale in materia di diffamazione. L’alta frequenza di condanne al carcere per diffamazione, cioè di quelle che producono il più forte chilling effect, è espressa con i dati ufficiali ottenuti da Ossigeno dal Ministero dell’Interno. Altri punti riguardano il numero di giornalisti sotto scorta (nel corso dell’anno darebbero scesi da venti a diciannove, mentre le misure di tutela diverse dalla scorta sarebbero 167), l’analisi della risposta delle istituzioni all’aggressione di Ostia del 7 novembre 2017, l’alta concentrazione di attacchi ai giornalisti (quasi il 40 per cento) sul territorio di Roma e del Lazio, le ripetute violazioni del segreto professionale dei giornalisti. Come vanno le cose negli altri paesi europei? Molto male, dice il rapporto di Ossigeno, fornendo tre reportage su Malta, Belgio e Danimarca.

Questo brano è un estratto del rapporto mensile “Italia. Le notizie più pericolose di Ossigeno. Gennaio 2018” che l’Osservatorio realizza per il Centro Europeo per la Libertà di Informazione e di Stampa di Lipsia (ECPMF), con il sostegno dell’Unione Europea.

ASP

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