Libertà di stampa

Mennella: Le proposte di Ossigeno contro le querele temerarie

L’intervento del segretario generale di Ossigeno al convegno “Giornalismo, mestiere difficile e poco protetto, in pace e in guerra”

OSSIGENO 11 maggio 2023 – Secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Interno, nel 2022 in Italia sono diminuite le minacce ai giornalisti. Il monitoraggio di Ossigeno per l’informazione, invece, segnala un peggioramento del fenomeno con più giornalisti minacciati e meno denunce alle autorità (Leggi il Rapporto 2022). Qual è il vero stato di salute della libertà di stampa nel nostro Paese?

Una risposta arriva dal segretario di Ossigeno, Giuseppe Federico Mennella, che intervenendo al convegno “Giornalismo mestiere difficile e poco protetto, in pace e in guerra”, a Roma, l’11 maggio, ha detto: “L’Osservatorio del Ministero dell’Interno, basando il monitoraggio solo sulle denunce presentate dai giornalisti, non censisce gran parte delle violazioni che invece Ossigeno rileva e che minano il diritto dei cittadini a essere informati.

L’esempio più rappresentativo è quello dei tentativi di abusare a scopo intimidatorio delle azioni legali contro i cronisti”.

Il riferimento è alle querele per diffamazione a mezzo stampa che contengono accuse senza fondamento, le cosiddette querele temerarie, presentate nella stragrande maggioranza dei casi con l’unico obiettivo di impedire al giornalista di fare il suo lavoro, di informare i cittadini su fatti di pubblico interesse. Nel 90% dei casi i processi nati da queste querele si concludono con l’archiviazione, il proscioglimento o l’assoluzione. Ma tutti questi processi esplicano il loro effetto intimidatori, sia perché durano molti anni sia In caso perché il cronista accusato rischia una la pena detentiva.

“Anche nella XXIX Legislatura, che ha avuto inizio da pochi mesi, come è già avvenuto nelle precedenti cinque legislature, è ricominciato lo stanco rito che parte dalla presentazione dei disegni di legge per abolire il carcere, proposte che sono state discusse ma mai approvate”, ha ricordato il segretario di Ossigeno. Tra le nuove proposte , ha detto, vi è la sostituzione della pena detentiva con una multa che può arrivare fino a 50mila euro, una cifra “che condannerebbe alla chiusura soprattutto piccole e medie realtà editoriali. Insomma, un complesso normativo con evidenti intenti punitivi e repressivi del diritto a informare e a essere informati”.

“Ad oggi nessuna forza politica ha recepito le proposte che Ossigeno avanza da anni per tutelare davvero il diritto all’informazione”, ha ricordato Mennella. Tra le proposte di Ossigeno ha citato: la depenalizzazione del reato per diffamazione a mezzo stampa, la distinzione tra la colpa e il dolo, la proporzionalità delle multe all’effettiva e concreta condizione economica del giornalista, l’introduzione del reato di ostacolo all’informazione. GPA

Rivedi qui il convegno

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