Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

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Minacciato a Fondi autore libro inchiesta su caporalato e mafie

“Perché la politica tace?” chiede Marco Omizzolo, sociologo e giornalista, sotto protezione per precedenti minacce. Studia da anni lo sfruttamento dei lavoratori agricoli nel sud pontino

OSSIGENO 25 ottobre 2022 – Il 3 settembre 2022, alla fine di una manifestazione di Legambiente a Fondi (Latina) nella quale si presentava l’ultimo libro del sociologo e giornalista Marco Omizzolo, Aldo Trani, già condannato con i fratelli Venanzio e Carmelo Tripodo nel processo ‘Damasco’ sullo sfruttamento dei lavoratori agricoli, lo ha minacciato proferendo una frase dal tono minatorio. Alla fine del dibattito ha avvicinato l’autore, che stava firmando le copie del libro ‘Per motivi di giustizia’, e ha detto: “Io sono qui per te… ti sei dimenticato di dire che la libertà è un privilegio per pochi e che può essere tolta in qualunque momento” (leggi). Dopo l’episodio il prefetto di Latina ha convocato il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza ed è stato disposto per il giornalista un innalzamento della sorveglianza personale, misura che era già attiva per le minacce ricevute in precedenza (vedi Ossigeno).

IL CONTESTO – Marco Omizzolo, sociologo, giornalista, ricercatore Eurispes e presidente della cooperativa Inmigrazione, segue da anni il fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori agricoli, in gran parte immigrati indiani, e del caporalato gestito dalle mafie nel sud pontino, un territorio ad alto rischio in cui le organizzazioni criminali si sono infiltrate nel tessuto sociale, politico e produttivo. In particolare, alle infiltrazioni mafiose a Fondi e al processo ‘Damasco’, nel quale è stato imputato e condannato Aldo Trani, il sociologo-giornalista ha dedicato un capitolo nel libro “La Quinta Mafia”, con prefazione dell’ex Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho.

MARCO OMIZZOLO RACCONTA L’EPISODIO A OSSIGENO:

“Quel giorno si è avvicinata a me questa persona. Era in fila con altri per chiedere l’autografo sulla copia del mio libro. Lo teneva in mano. Mentre scrivevo mi ha rivolto strane parole, che mi hanno inquietato. L’ho riconosciuto soltanto dopo che i volontari di Legambiente mi hanno informato della sua identità, perché già all’ingresso aveva apostrofato una loro collega dicendo anche a lei ‘Sono qui per te e per lui’, riferendosi a me. Ho concordato insieme ai volontari sull’opportunità di informare subito le forze dell’ordine presenti, che sono intervenute e hanno preso in mano la situazione. Nei giorni successivi ho saputo che le misure di sicurezza nei miei confronti erano state rafforzate. Se un noto personaggio con precedenti penali, sul quale ho scritto molto, si presenta a un convegno dove io sono presente e mi dice frasi inquietanti, non può essere solo un caso”.

“Comunque – aggiunge Marco Omizzolo – io non mi faccio intimorire. Sono tornato a Fondi a presentare ancora il libro e a parlare di caporalato e mafie. Continuerò a fare il ‘refertatore‘ sul campo. Continuerò anche se non ho avuto solidarietà dalla politica. Ha fatto eccezione la consigliera regionale del Lazio Marta Bonafoni (fondatrice del movimento civico progressista PoP, ndr) e la ringrazio. Questo silenzio è un altro segnale assai inquietante per me”.

IL COMMENTO – A Marco Omizzolo è arrivata invece la solidarietà delle associazioni di categoria dei giornalisti. Ossigeno per l’Informazione esprime solidarietà a Marco Omizzolo e richiama ancora una volta gli esponenti politici e gli amministratori pubblici, soprattutto quelli insediati nel territorio in cui avvengono le minacce, a fare sentire chiaramente e pubblicamente la loro voce per esprimere la loro solidarietà alle vittime e proteggere così chi è minacciato non solo con le (necessarie) misure di sorveglianza dinamica. Fare sentire la voce degli esponenti politici e dei pubblici amministratori è tanto più necessario quando a essere minacciato è chi si espone per denunciare le infiltrazioni delle mafie nei territori e il controllo che le organizzazioni criminali assumono nel tessuto sociale, imprenditoriale e politico. LT

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