Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Nola. Consigliere comune minaccia cronista: dimentica il mio nome o ti massacro

Il giornalista Pasquale Napolitano era con altre persone. Ha presentato denuncia ai Carabinieri e l’ha resa pubblica sui social

OSSIGENO 25 marzo 2021 – Il 20 marzo 2021 un consigliere comunale di Nola, in provincia di Napoli, ha insultato e minacciato il giornalista Pasquale Napolitano, corrispondente dall’area nolana per il quotidiano “Il Giornale”. Rino Barone, questo il nome del politico, era in macchina quando ha notato per strada il cronista in compagnia di due persone. Si è avvicinato e senza scendere dall’automezzo gli ha rivolto frasi minacciose. Pasquale Napolitano ha denunciato il fatto ai carabinieri e l’ha reso pubblico con un post su Facebook.

I FATTI – “Il mio nome lo devi dimenticare anche perché tu non sei di Nola, altrimenti scendo dalla macchina e ti massacro di botte – Smettila, vengo a prenderti fino a casa”, avrebbe detto l’ex presidente del Consiglio comunale di Nola, oggi consigliere del gruppo misto all’opposizione, contro il giornalista, che era in compagnia di un assessore ai lavori pubblici e di un altro consigliere comunale.

All’origine della reazione ci sarebbero alcuni commenti del cronista sui social sulla situazione del comune di Nola, dove i componenti dell’opposizione hanno tentato di sfiduciare il sindaco con l’appoggio, sfumato, di parte della maggioranza. Barone, secondo il racconto di Napolitano e come si legge nella denuncia ai carabinieri, si è avvicinato con la sua macchina e ha inveito contro di lui chiedendo di non scrivere sul suo conto e sulle vicende politiche locali.

IL GIORNALISTA – “Ciò che da fastidio è l’arroganza che spesso si riscontra nella politica locale – ha dichiarato Napolitano ad Ossigeno – La prepotenza è inaccettabile, tanto più se viene da chi svolge una funzione pubblica. Io ho le spalle grosse e tanti anni di esperienza, non mi lascio intimidire. Ma penso ai colleghi più giovani che vengono frenati dagli atteggiamenti intimidatori del politico di turno. Ho reso pubblica la mia denuncia perché questo malcostume non deve continuare ad esistere”. Il presidente dell’Odg Campania, Ottavio Lucarelli, gli ha dato solidarietà con un comunicato.

I PRECEDENTI – L’attacco di Nola non è la prima intimidazione che Napolitano subisce. A giugno 2016 (lavorava per Retenew24) ignoti fecero esplodere un grosso petardo davanti al cancello della sua casa. Due anni dopo (leggi su Ossigeno) fu invece attaccato da Luigi Di Maio, all’epoca ministro dello Sviluppo economico e leader del M5S, che definì “schifo” e “stampa spazzatura” quanto riferito in un articolo per “Il Giornale”.

LT

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