Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

Palermo. ‘Cancella l’articolo!’ No. Un pugno in faccia al cronista

L’aggressione davanti all’ospedale Villa Sofia dove poco prima era morta una donna incinta

OSSIGENO 22 settembre 2023 – Il giornalista  Elian Lo Pipero è stato aggredito e colpito con un pugno al volto da un uomo davanti all’ospedale Villa Sofia di Palermo. All’origine dell’aggressione, avvenuta nel pomeriggio del 13 settembre, il rifiuto del giornalista di cancellare dal web un articolo con il quale quella stessa mattina il suo giornale, ‘PalermoLive’, aveva raccontato la morte in ospedale di una donna di 28 anni, incinta di sei mesi.

Elian Lo Pipero  è stato medicato al pronto soccorso dell’Ospedale Civico di Palermo, che lo ha refertato con 3 giorni di prognosi per trauma contusivo al mento. Quindi ha presentato denuncia contro ignoti al commissariato di polizia San Lorenzo.

IL CONTESTO – La mattina del 13 settembre, Giorgia Migliarba, la giovane donna madre di tre figli e incinta del quarto, era stata colta da malore nella sua abitazione al quartiere Zen di Palermo. Poiché l’ambulanza non arrivava era stata trasportata in ospedale dai suoi stessi familiari ed è arrivata al pronto soccorso già in arresto cardiaco e lì è deceduta (leggi).

La notizia del decesso ha creato un caos davanti all’ospedale, dove si è riversata una piccola folla di parenti. Alcuni hanno lanciato oggetti contro le finestre. Secondo i familiari sarebbe stato fatale il ritardo  dell’ambulanza arrivata a casa della giovane quando i parenti la stavano già portando in ospedale. Per placare gli animi è stato necessario l’intervento della polizia con agenti in tenuta antisommossa.

IL CRONISTA – Elian Lo Pipero racconta a Ossigeno che si trovava nei pressi della camera mortuaria dell’ospedale quando è stato raggiunto dal ragazzo che lo ha aggredito. Il giovane gli ha chiesto se fosse lui l’autore dell’articolo di PalermoLive sulla donna morta, e dal suo cellulare ha mostrato il profilo Facebook del cronista. Poi gli ha intimato di cancellarlo.

Il cronista gli ha spiegato di avere dato le notizie alla sua redazione ma di non avere scritto materialmente l’articolo e perciò di non poterlo cancellare. Per tutta risposta il giovane lo ha afferrato per il collo e lo ha colpito al mento con un pugno facendogli cadere gli occhiali. L’intervento di un agente di polizia ha evitato ulteriori violenze.

“Non mi aspettavo l’aggressione, sono stato colto di sorpresa -, dice Lo Pipero, che ha scelto di mantenere un basso profilo sull’accaduto -. Ero in disparte, non ho cercato interazione con i parenti e amici della donna. Rispetto il dolore e il lutto. Non ho voluto intervistarli per non recare disturbo, cosa di cui invece alcuni mi hanno accusato con insulti e minacce sulla pagina social di PalermoLive. Forse non hanno gradito che nell’articolo si dice che alcuni familiari hanno protestato con gli operatori del 118 e che è intervenuta la polizia. Io non avevo fatto proprio niente per provocare quell’aggressione. Mi conforta sapere di non essere solo. Ho ricevuto tanta solidarietà, dai miei colleghi anche di altre testate e dal sindacato”.

OSSIGENO esprime solidarietà al cronista. Questo episodio è l’ennesima dimostrazione di quanto sia diventato difficile a Palermo il lavoro dei cronisti, soprattutto di quelli che seguono i fatti in strada, fuori dalle redazioni.

Solidarietà al cronista anche dalla segreteria provinciale dell’Associazione siciliana della stampa. “È l’ennesimo inaccettabile attacco a un giornalista che svolge il suo lavoro sul campo”, hanno scritto. L’Assostampa Palermo è inoltre “vicina al collega Lo Pipero perché raccontare i fatti è un dovere per un cronista che non può in nessun modo essere intimidito”.

IN SICILIA da gennaio al 9 settembre 2023 Ossigeno ha segnalato minacce e intimidazioni nei confronti di 20 giornalisti e operatori dell’informazione. Dal 2012 ne ha segnalati 422. Il contatore dei giornalisti minacciati in Italia, avviato da Ossigeno nel 2006, il 9 settembre 2023 ha raggiunto quota 6821. I nomi sono nella Tabella dei minacciati consultabile online. LT

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