Libertà di stampa

Querele temerarie. Sei parlamentari europei, dobbiamo monitorarle

Presentata a Strasburgo una proposta per fronteggiare il problema nell’Unione europea con una direttiva anti-SLAPP e un organo di monitoraggio europeo

I parlamentari europei David Casa (EPP), Ana Gomes (S&D), Monica Macovei (ECR), Maite Pagazaurtundúa (ALDE), Benedek Jávor (Greens-EFA) e Stelios Kouloglou (GUE/NGL) il 13 giugno 2018 hanno organizzato un incontro a Strasburgo per discutere della protezione dei giornalisti e dell’esigenza di una normativa europea contro le querele temerarie. Le cosiddette “SLAPP” (acronimo inglese) consistono in azioni legali volte a censurare, intimidire e mettere a tacere i giornalisti costringendoli, fino a quando non smettono di criticare  i querelanti o di pubblicare notizie non gradite, a sostenere considerevoli spese per difendersi in giudizio.

Durante il dibattito che si è tenuto nella sala stampa del Parlamento Europeo intitolata a Daphne Caruana Galizia, i parlamentari hanno discusso della prassi delle querele temerarie e delle misure che dovrebbero essere attuate per contrastarle, confrontandosi con giornalisti e associazioni di categorie.

I parlamentari hanno dichiarato: “Stiamo lavorando a questa proposta da molti mesi. Le querele temerarie costituiscono un abuso e una minaccia che non deve trovare spazio nell’Unione europea. Esprimiamo il nostro impegno a continuare a lavorare su questo problema. Rivolgiamo il nostro appello alla Commissione europea per proporre misure per combattere le querele temerarie. Inoltre stiamo lavorando alla creazione di un organo che si occupi del monitoraggio al fine di rilevare la portata di questa pratica nell’Unione europea. Coloro che ricorrono alla querele a scopo intimidatorio agiscono con l’obiettivo di cancellare la verità per tutelare la loro reputazione nascondendo ciò che hanno fatto di sbagliato. Attraverso il monitoraggio di questa pratica, i parlamentari potranno presentare i vari casi quando questi emergono e il fatto solo di documentarli ha già di per sé efficacia deterrente nel confronti del loro abuso. Per Malta ciò è stato chiaro dalle risposte che abbiamo ricevuto dalla Commissione che non c’è alcuna norma di diritto dell’Unione europea che impedisca di attuare misure per proteggere i giornalisti dalle querele temerarie”.

All’incontro di Strasburgo hanno preso la parola, fra gli altri, Jurgen Balzan di The Shift News, e il blogger che si occupa di politica Manuel Delia, Sarah Clarke di PEN International e Thomas Gibson per Committee to Protect Journalists (CPJ). Il dibattito è stato moderato da Sophie Busson di Reporters Without Borders.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato in inglese sul sito del gruppo EPP al Parlamento europeo

IF