Memoria

21 marzo. Giornalismo coraggioso esempio per i giovani vedette dei territori

Marilena Natale, cronista sotto scorta dal 2017 a seguito di minacce del clan dei Casalesi, collegata dalla Scuola di S. Paolo Bel Sito (NA)

“Io sono qui oggi per parlare con i ragazzi dell’importanza dell’informazione contro le mafie, dell’importanza del ruolo che svolge Ossigeno per l’Informazione”. Lo ha detto Marilena Natale, cronista sotto scorta dal 2017, intervenendo dall’ IC “Costantini” di San Paolo Bel Sito, in provincia di Napoli, al convegno “Roma ricorda Ilaria Alpi”, organizzato da Ossigeno in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie (leggi il programma). Ha introdotto il suo intervento lo studente Lizza Francesco Pio.

“Ho raccontato – ha detto Natale – ai ragazzi di questa scuola, le storie di Giancarlo Siani, di Giovanni Spampinato, di Ilaria Alpi e di altri colleghi uccisi. È dal 1994 che aspettiamo che sia fatta giustizia sulla morte di Ilaria”.
Parlando della sua storia personale Natale ha detto: “Vivo sotto scorta da 5 anni. Soli pochi giorni fa un mafioso mi ha contattato sul mio profilo dicendo che devo smetterla di indagare, ma io non mi lascio intimidire e continuerò a svolgere il mio lavoro, con la speranza che i giovani diventino vedette del nostro territorio. Sia benedetto Ossigeno per l’Informazione che dà voce ai giornalisti minacciati”, – ha concluso la giornalista, senza tralasciare un riferimento alla crisi del giornalismo italiano e al precariato, ulteriore ostacolo alla libertà e alla sicurezza dei cronisti. “Io sono conosciuta, ma i colleghi pagati tre euro a pezzo chi li difende?”

CT

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