Memoria

Cassazione: Rostagno fu ucciso per ordine del capomafia Francesco Messina Denaro

Le motivazione della sentenza del 20 novembre 2020 spiegano che le testimonianze su questo punto sono credibili e coerenti

OSSIGENO 28 gennaio 2021 – La matrice mafiosa dell’assassinio del giornalista Mauro Rostagno, ucciso a Lenzi di Valderice il 26 settembre 1988, è stata accertata sulla base delle testimonianze acquisite e della loro compatibilità con il modo di operare delle cosche mafiose. Si apprende dalle motivazioni della sentenza con la quale, il 20 novembre 2020 la Cassazione ha confermato definitivamente la condanna all’ergastolo del mafioso Vincenzo Virga quale esecutore dell’omicidio del giornalista,

La Corte di Cassazione ha avvalorato le deposizioni del collaboratore di giustizia Vincenzo Sinacori, confermate da altri, secondo il quale il sicario fu incaricato dal capomafia di Castelvetrano, Francesco Messina Denaro, padre del superlatitante Matteo.

Francesco Messina Denaro è morto  stroncato da un infarto. All’epoca era ricercato da 8 anni. Il suo corpo senza vita fu ritrovato il 30 novembre 1998 nelle campagne di Alcamo. ASP

Leggi la storia di Mauro Rostagno sul sito “Ossigeno – Cercavano la verità

ROMA, 26 GEN 2021 – “Francesco Messina Denaro disse di aver dato incarico a Vincenzo Virga di eseguire l’omicidio di Mauro Rostagno” e questo “particolare” riferito, tra gli altri, dal collaboratore di giustizia Vincenzo Sinacori, “non è per nulla incompatibile con la ricostruzione di come operassero gli organi di vertice di ‘cosa nostra’ nella deliberazione di omicidi eccellenti”. Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni di conferma dell’ergastolo per il boss Virga accusato di essere il mandante dell’uccisione di Rostagno, su input di Messina Denaro, in un contesto decisionale totalmente mafioso che esclude “piste alternative” o “ripensamenti”. (ANSA).

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