Ossigeno: in Italia nel 2020 minacciati 495 giornalisti, 26% donne

Sono aumentati gli avvertimenti e le donne colpite (26%). Il Lazio si conferma la regione con più intimidazioni – Perché questo osservatorio vede più episodi di altri

OSSIGENO 31 ottobre 2021 – L’analisi dei dati sulle minacce ai giornalisti e ai blogger in Italia raccolti dall’osservatorio non governativo Ossigeno per l’Informazione conferma che nel 2020 l’andamento di questo fenomeno è rimasto altamente preoccupante. Rispetto all’anno precedente, Ossigeno ha visto più giornalisti (23 in più) e più donne  (+3%) colpite. Ha calcolato che oltre la metà di questi attacchi è rappresentata da avvertimenti, un quinto da querele temerarie e altre azioni legali pretestuose.

Tutti gli episodi presi in considerazione da Ossigeno contemplano violazioni del diritto di informazione. In numero assoluto, i giornalisti e blogger colpiti da minacce e intimidazioni sono stati 495 ( erano stati 472 nel 2019).   Questi episodi rapprentato soltanto la punta dell’iceberg: la parte del fenomeno che una piccola squadra di esperti è riuscita a osservare con con sufficiente chiarezza, vincendo la ritrosia delle stesse vittime di minacce e abusi a fornire informazioni su queste vicende.

Ossigeno per l’informazione pubblica questi dati quantitivi e qualitativi in occasione delle iniziative promosse con UNESCO per celebrare nel 2021 in Italia la Giornata Mondiale dell’ONU per mettere fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti (IDEI) che ricorre  il 2 novembre. leggi il programma del 3 novembre 2021 , una ricorrenza che mette al centro proprio questi problemi.

I DETTAGLI che seguono sono stati calcolati, come negli anni precedenti, sugli episodi (366 su 495) che l’Osservatorio Ossigeno ha sottoposto a un esame particolarmente approfondito (facts-checking) per certificarne la fondatezza e per verificare che gli operatori dell’informazione che ne sono stati vittime hanno operato nel rispetto delle regole deontologiche che regolano la professione giornalistica. (i numeri fra parentesi indicano il corrispondente dato del 2019)

GENERE DELLE VITTIME. La percentuale delle donne minacciate è aumentata dal 23% al 26%.

TIPOLOGIA DELLE MINACCE: Gli avvertimenti sono stati la tipologia di minaccia più diffusa, il 56% (38%). Le aggressioni sono state il 20% (19%), l’abuso di denunce e azioni legali (che comprende le querele e le cause per danni per diffamazione a mezzo stampa pretestuose, infondate, intimidatorie) il 15% (31%), i danneggiamenti l’8% (10%), gli episodi di ostacolato accesso all’informazione l’1% (3%).

REGIONI CON PIÙ MINACCIATI. Le tre regioni più colpite sono le stesse del 2019: Lazio, Campania e Sicilia. Il Lazio, in particolare, resta il territorio con il tasso maggiore negli ultimi quattro anni. Nel 2020 Ossigeno ha registrato 145 minacciati, pari al 40% del totale nazionale (62 pari al 24,5%). In Campania Ossigeno ha registrato 46 minacciati, pari al 13% del totale nazionale (36 pari al 14,2%), in Sicilia 45 minacciato, pari al 12% nazionale (26 pari al 10,3%).

CONFRONTO CON ALTRE BASI DI DATI – Come in passato, i dati di Ossigeno per il 2020 segnalano un numero di minacce notevolmente superiore rispetto al numero segnalato per lo stesso periodo da altri centri di osservazione nazionali e internazionali. Come è stato già sottolineato ( vedi 1 –  vedi 2  – vedi 3 ), sottolinea il direttore di Ossigeno, Alberto Spampinato, questa differenza è dovuta soprattutto ai seguenti fattori: Ossigeno è un osservatorio indipendente, non governativo, che applica un Metodo di Osservazione scientifico codificato e ampiamente sperimentato (vedi Le nuove lenti per vedere oltre la censura ), tiene sotto osservazione una parte più ampia del fenomeno osservando tutte le violazioni del diritto di informazione sancito dall’articolo 10 della Convenzione Europea per i diritti dell’uomo, inoltre impiega una squadra di  osservatori esperti più numerosa che opera con continuità.

Leggi altre notizie sui dati di Ossigeno

GPA

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