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Ilaria Alpi. Una pianta per il Giardino della Memoria
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Il presidente di Ossigeno ricorda l’importanza di coltivare la memoria in un luogo simbolo della legalità quale la Casa del Jazz

Ilaria Alpi. Pitteri: teniamo accesi fari su temi della collettività
Lo ha detto l’amministratore delegato di Musica per Roma. Annunciate una serie di attività con Ossigeno su libertà di informazione e contrasto alle mafie

Omaggio a Ilaria Alpi uccisa 29 anni fa a Mogadiscio. Roma 22 marzo, Casa Jazz
Romana, inviata del Tg3, indagava su un traffico di armi. Su www.giornalistiuccisi.it la sua storia, i processi, i depistaggi, i segreti che nascondono ancora la verità

Il 22 marzo Ossigeno ricorda Ilaria Alpi e gli altri cronisti che cercavano verità
Seconda edizione a Roma, alla Casa del Jazz, dalle 10 alle 13. Corso formazione per giornalisti, in presenza e online

9 giugno. Articoli sul convegno di Ossigeno su Guerra Pace Informazione
Rassegna stampa sul seminario di formazione del 9 giugno 2022 alla Casa del Jazz sui rischi a cui sono esposti i giornalisti e la loro protezione

9 giugno. Mennella (Ossigeno): vera vittima delle querele temerarie è pluralismo idee
Chi paga il prezzo è il cittadino privato di un diritto. Il segretario dell’Osservatorio: sono anni che il ddl diffamazione è fermo in Senato

9 giugno. Spampinato (Ossigeno): nuovo testimone su storia Luchetta, Ota e D’Angelo
Dopo pubblicazione in inglese sulla vicenda degli inviati Rai morti a Mostar. Il Presidente dell’Osservatorio: aprire subito le inchieste

9 giugno. L’avvocato Di Pietro: in sette anni difesi gratuitamente oltre 60 cronisti
Il responsabile dell’ufficio legale fa un bilancio e cita alcuni casi. Il sostegno nei processi grazie all’aiuto di una Ong inglese

9 giugno. D’Ubaldo (Odg Lazio): formazione professionale essenziale per inviati di guerra
“Grazie a Ossigeno per la sua attività formativa e per tenere accesi i riflettori sui casi dei giornalisti minacciati”

9 giugno. Cadalanu: bilanci editori contano più della vita dei cronisti di guerra
Per l’ex inviato di Repubblica i fondi pubblici all’editoria devono servire a tutelare i colleghi. Non solo ai prepensionamenti
