Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Realizzato nell'ambito del progetto OSSIGENO M.A.P. - MONITOR ASSIST AND PROTECT, co-finanziato da GMDF (Global Media Defense Fund), il Fondo creato nell'ambito della Campagna Globale per la Libertà dei Media nel quadro del Piano d'Azione dell'ONU per la Sicurezza dei Giornalisti e la tematica dell'Impunità. Il GMDF è stato sviluppato con l'obiettivo di facilitare la libertà dei media e migliorare l'accesso dei giornalisti ad una tutela legale specializzata e sensibile alla diversità di genere. Gli autori sono responsabili della scelta e della presentazione dei fatti contenuti in questa pubblicazione e delle opinioni ivi espresse, che non sono necessariamente quelle dell'UNESCO e non impegnano l'UNESCO.

Immunità parlamentare concessa a senatore querelato da giornalista per attacchi sessisti

I post in cui Mario Giarrusso, ex Movimento 5 Stelle, ha paragonato Debora Borgese a Madame De Pompadour, sono stati giudicati insindacabili con un voto a maggioranza

OSSIGENO 5 aprile 2022 – Il senatore Mario Michele Giarrusso, rinviato a giudizio per diffamazione a mezzo stampa, non potrà essere processato perché il Senato, con un voto, ha negato l’autorizzazione a procedere, classificando insindacabili le espressioni ingiuriose per le quali è stato querelato dalla giornalista di Catania Debora Borgese. Nel 2017 il senatore, ex Movimento 5 Stelle, aveva denigrato la giornalista scrivendo sui social: “Pensate che una nota lingua velenosa catanese malgrado il cognome pseudo rivoluzionario, mi dicono sia la discendente di Madame De Pompadour”.

LA VICENDA – Alcuni utenti intervennero in difesa della giornalista, uno ad esempio scrisse: “Solo ora mi sono accorto del tuo attacco volgare a Debora, potevi evitarti un attacco così”. Ma le allusioni contro Debora Borgese continuarono in un altro commento del senatore Mario Giarrusso: “Una finta seguace di Robespierre e vera stipendiata da Fratelli d’Italia. Al solo nominarla accadono disgrazie come può ben testimoniare un mio amico che gli va dietro a cui capita davvero di tutto”. Il senatore pubblicò anche una vignetta raffigurante una caricatura di Debora Borgese, nella quale la giornalista diceva: “Sento la voce di Giarrusso ovunque”.

LA GIORNALISTA – A Ossigeno Debora Borgese racconta: “Questo attacco è squallido, degradante, una vera forma di violenza ai danni di una donna giornalista. A seguito di questi post, pubblicati nel 2017, ho deciso di denunciare per diffamazione il senatore, che è stato rinviato a giudizio. Il Senato ha votato l’insindacabilità nonostante le posizioni contrarie di personalità come il suo ex presidente Pietro Grasso. Io comunque non smetto di combattere contro queste cose, perché gli insulti colpiscono anche le mie colleghe”.

OSSIGENO esprime solidarietà a Debora Borgese e a tutte le giornaliste diffamate e vittime di attacchi sessisti e invita il senatore Mario Giarrusso a non farsi schermo dell’immunità parlamentare, a scusarsi per aver fatto uso di espressioni e allusioni non accettabili nel confronto pubblico. Questo osservatorio continuerà a monitorare e segnalare con particolare attenzione il linguaggio e gli insulti sessisti che colpiscono le giornaliste, vittime sia come operatrici professionali dell’informazione sia come donne.

GB

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