Questo episodio rientra tra le violazioni verificate da Ossigeno per l'Informazione

Violazioni verificate

44 minacce accertate da Ossigeno nel 2° trimestre 2020. Ecco i nomi

Fra l’1 aprile e il 30 giugno 2020 in Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Sicilia. Leggi i nomi dei cronisti presi di mira e i dettagli di ciascun episodio.

Dopo avere esaminato in dettaglio ciascun episodio e verificato i fatti, “Ossigeno per l’Informazione” ritiene che gli episodi di seguito descritti rappresentino ingiustificabili violazioni della libertà di espressione e di stampa e intimidazioni nei confronti dei giornalisti e blogger qui elencati. Ossigeno ha perciò aggiunto i nomi di questi 44 giornalisti e operatori dei media colpiti direttamente alla sua Tabella dei nomi delle vittime di 27 attacchi ingiustificabili, che contiene l’elenco completo delle vittime dal 2006 e oggi: Lorenzo Tondo; Antonio Condorelli; Giovanni Pepi, Riccardo Lo Verso, Luca La Mantia, editore Giornale di Sicilia; Gianfranco Criscenti, Giuseppe Pipitone, editore; Giacomo di Girolamo (Sicilia), Cristina Liguori; Armando Serpe, Nico Marotta, Pasquino Corbelli; Sigfrido Ranucci; Cesare Abbate; Alessandro Garofalo, Sergio Siano; Emanuela Vernetti (Campania), Roberto La Pira; Kelly Duda; Mariano Giustino; Ezio Mauro, Giovanna Vitale; 5 Giornalisti aggrediti Roma (Lazio), Luca Abete, Erica senza K, operatore Striscia la Notizia; Erika Crispo; Francesco Placco (Calabria), Mauro D’Agostino; Marco Di Gennaro;  Massimo Giletti, Lirio Abbate (Abruzzo), Vittorio Brumotti (2 casi); Daniele De Salvo; Federico Gervasoni, Paolo Berizzi (Lombardia); Nello Scavo

Lorenzo Tondo (Sicilia)24
PALERMO – Il sostituto procuratore di Palermo Calogero Ferrara ha avviato un’azione giudiziaria per risarcimento danni nei confronti del giornalista Lorenzo Tondo, corrispondente da Palermo del quotidiano inglese The Guardian. La difesa è affidata all’avvocato Andrea Di Pietro, responsabile dell’Ufficio di Assistenza Legale Gratuita di Ossigeno. Il magistrato si ritiene diffamato da un post pubblicato su Facebook da Lorenzo Tondo che criticava alcune affermazioni del procuratore sul caso Mered.
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Marco Di Gennaro (Abruzzo)
AVEZZANO – Il 27 giungno 2020 Marco Di Gennaro, collaboratore video del sito d’informazione Site, è stato minacciato dal dirigente del settore “Attività produttive” del  Comune di Avezzano (L’Aquila). “Ti spacco la faccia se non smetti di seguirmi”, ha urlato l’uomo a Di Gennaro che stava facendo delle riprese in piazza Torlonia ad Avezzano dove si svolge la fiera settimanale del sabato: da alcune settimane Site deuncia le falle del piano di sicurezza.
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Antonio Condorelli (Sicilia)
CATANIA – Il giornalista di LiveSicilia Antonio Condorelli da gennaio 2019 è indagato per rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio per aver raccontato per primo che la Guardia di Finanza aveva appena eseguito una perquisizione negli uffici del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Catania. Il procedimento è nato dalla denuncia di un giudice amministrativo tar della Sicilia. L’articolo contestato è stato pubblicato il 18 gennaio 2019 su LiveSicilia.
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Massimo Giletti, Lirio Abbate (Abruzzo)
L’AQUILA – L’11 maggio 2020, dall’interno del carcere, il boss mafioso Filippo Graviano, che sconta una condanna per le stragi del 1992-1993, ha lanciato messaggi minacciosi nei confronti dei giornalisti Massimo Giletti e Lirio Abbate e del magistrato Nino Di Matteo. Queste circostanze sono state rese note dal giornalista Lirio Abbate, vice direttore del settimanale l’Espresso, nel libro appena pubblicato “U siccu. Matteo Messina Denaro. L’ultimo capo dei capi”.
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Roberto La Pira (Lazio)
ROMA – L’1 giugno 2020, la seconda sezione civile del Tribunale  di Roma ha rigettato la richiesta di un risarcimento danni del valore di dieci milioni di euro avanzata dalla società ItalKali, per diffamazione a mezzo stampa, al notiziario Il Fatto Alimentare diretto dal giornalista Roberto La Pira. La sentenza ha respinto anche la richiesta di danni, per negligenza, rivolta alla Regione Lazio e all’ARPA (Associazione Regionale per la Protezione dell’Ambiente). Il giudice ha ritenuto corretto il comportamento della Regione, dell’ARPA e del Fatto Alimentare.
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Giovanni Pepi, Riccardo Lo Verso, Luca La Mantia, editore Giornale di Sicilia (Sicilia)
PALERMO – A 17 anni dai fatti il 26 giugno 2020 i giornalisti Giovanni Pepi, Riccardo Lo Verso e Luca La Mantia sono stati assolti dalla Corte di Cassazione dall’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex Assessore al Bilancio della Provincia di Palermo Maurizio Pirillo che li aveva citati per danni per tre articoli pubblicati sul Giornale di Sicilia nel settembre del 2003 nei quali si dava notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati dell’allora assessore.
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Cristina Liguori (Campania)
MONDRAGONE (Caserta) – Il 29 giugno 2020 la giornalista Cristina Liguori, collaboratrice de L’Aria che Tira (La7), è stata aggredita da un poliziotto mentre documentava gli scontri tra i manifestanti dei centri sociali e la polizia per la visita del leader della Lega, Matteo Salvini, a Mondragone (Caserta).
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Luca Abete, Erica senza K, operatore Striscia la Notizia (Calabria)
SAN MARCO ARGENTANO (Cosenza) – Calci, pugni e minacce agli inviati di Striscia la Notizia Erica senza k e Luca Abete a San Marco Argentano (Cosenza). Gli inviati sono stati violentemente aggrediti mentre tentavano di documentare le attività di ‘schilometraggio’ (con il contachilometri taroccato) di un autosalone a San Marco Argentano (Cosenza): 10 giorni di prognosi per l’inviata Erica, 6 per un operatore e lividi ed escoriazioni per tutti. Il servizio è stato mandato in onda il 15 giugno.
Riportano la notizia Il Mattino (leggi) e Striscia la Notizia (leggi)

Nello Scavo
Sabato 27 giugno 2020, il giornalista Nello Scavo, firma di punta del quotidiano Avvenire, ha ricevuto un messaggio minaccioso su Twitter da Neville Gafà, ex capo dello staff del primo ministro maltese fino agli inizi del 2020. “Fermate i vostri sporchi affari. Altrimenti, vi fermeremo noi” ha scritto Gafà al giornalista.
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Mauro D’Agostino (Abruzzo)
PESCARA – Il giornalista Mauro D’Agostino a processo a Pescara con l’accusa di aver commesso il reato di violazione della privacy e di rivelazione di atti segreti con la pubblicazione, il 7 giugno 2017, di un articolo sulla testata giornalistica on-line CorriereQuotidiano.it.
Il processo è nato da una denuncia della società leader del settore della moda maschile Brioni S.p.A. e Roman Style.
Ossigeno ha assunto la difesa legale del cronista.
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Kelly Duda (Lazio)
ROMA – Il giornalista americano Kelly Duda ha ricevuto una doppia imputazione davanti al Tribunale di Roma, di fronte a due diverse sezioni penali. Deve rispondere dell’accusa di aver offeso il prestigio e il decoro del pubblico ministero di Napoli Lucio Giuliano durante un’udienza in relazione ad una frase che avrebbe detto, dopo aver testimoniato su richiesta delle parti civili, il 4 dicembre 2017 a una udienza presso il Tribunale di Napoli.
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Mariano Giustino (Lazio)
ROMA – Dopo 40 giorni di chiusura immotivata e 30 giorni di proteste, Facebook ha riaperto il profilo di Mariano Giustino, corrispondente di Radio Radicale dalla Turchia.
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Erika Crispo (Calabria)
RENDE – Il 12 giugno 2020, dopo la messa in onda, sul Tgr Rai della Calabria, di un servizio che evidenziava la mancanza di alcune norme di sicurezza e il mancato pagamento dei lavoratori del Parco Acquatico di Rende (Cosenza) il responsabile tecnico dell’Ente, Antonio Acquaviva ha minacciato telefonicamente la giornalista della TgR Calabria Erika Crispo.
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Armando Serpe, Nico Marotta, Pasquino Corbelli (Campania)
CASERTA – Tre uomini incappucciati, che indossavano la mascherina anti-covid e una tuta plastificata, il 6 giugno 2020, hanno fatto irruzione allo stadio Alberto Pinto di Caserta nella sala in cui era prevista una conferenza stampa per presentare il nuovo direttore generale della Casertana, la squadra di calcio della città.  Gli intrusi si sono scagliati contro  i giornalisti presenti, lanciando arredi e altri oggetti contro di loro. La conferenza stampa è stata annullata  a causa dell’intrusione.
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Francesco Placco (Calabria)
CROTONE – Francesco Placco, collaboratore del notiziario online CN24, ha denunciato alla polizia di aver trovato, domenica 7 giugno 2020, nella cassetta postale della sua abitazione di Crotone, un avvertimento che considera minaccioso: un foglio riproducente un suo recente articolo con la scritta “Attento” sul retro della pagina.  L’articolo è quello che CN24  aveva pubblicato tre giorni prima, intitolato: “Toghe sporche: Petrini e le accuse (ritrattate) che lambiscono in crotonese”.
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Sigfrido Ranucci (Campania)
NAPOLI – Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha annunciato di avere presentato due querele per diffamazione, una in sede penale e una in sede civile nei confronti della trasmissione televisiva Rai Report, da lui definita una “trasmisionaccia” e accusata di avere fatto una “vergognosa campagna di aggressione mediatica su una rete della tv pubblica, con dei falsi vergognosi e clamorosi”. Le critiche si riferiscono a un servizio sulle inefficienze della sanità pubblica della Campania e ar un errore fatto in diretta del giornalista Sigfrido Ranucci del quale lo stesso si era scusato
Riportano la notizia tra gli altri AdnKronos (leggi) e il Fatto Quotidiano (leggi)

Ezio Mauro, Giovanna Vitale (Lazio)
ROMA –Il 5 giugno 2020 la Corte di Cassazione ha prosciolto dall’accusa di diffamazione aggravata a mezzo stampa l’ex direttore del quotidiano La Repubblica Ezio Mauro e la giornalista Giovanna Vitale, che in primo grado e in Appello, nei processi celebrati a Roma, erano stati condannati a pene severe. La Suprema Corte ha annullato quelle condanne “senza rinvio”, cioè senza chiedere la celebrazione del processo ex novo come avviene nella maggior parte dei casi.
I giornalisti, querelati nel 2013, sono stati difesi dall’avvocato Paolo Mazzà, che ha chiesto di tenere nella dovuta considerazione le peculiari caratteristiche dell’informazione politica. I giornalisti sono stati assolti con formula piena perché “il fatto non costituisce reato”.
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Giornalisti (Lazio)
ROMA – Insulti, lancio di oggetti e aggressioni contro alcuni giornalisti a Roma durante la manifestazione di Ultras, Forza Nuova e Casa Pound che si è svolta il 6 giugno 2020. Le aggressioni sono iniziate subito dopo un litigio tra due organizzatori perché uno dei due aveva rilasciato dichiarazioni a un giornalista.
Sul caso sono intervenuti Odg e Fnsi per esprimere solidarietà ai giornalisti e per chiedere l’identificazione e la punizione degli autori delle aggressioni.
Riportano la notizia Agi (leggi), Il Corriere della Sera (leggi), Repubblica (leggi 12), Il Riformista (leggi), Il Tempo (leggi), il sito dell’odg (leggi), il sito della Fnsi (leggi), il sito di Anpi Roma (leggi)

Gianfranco Criscenti, Giuseppe Pipitone, editore (Sicilia)
PALERMO – A dieci anni dai fatti, il 29 maggio 2020 i giornalisti Gianfranco Criscenti e Giuseppe Pipitone sono stati assolti dalla Corte d’Appello di Palermo dall’accusa di diffamazione nei confronti dell’ex deputato all’Assemblea  Regionale Siciliana Francesco Regina che li aveva citati per danni per l’articolo “Regina e i voti di Grigoli” pubblicato sul quindicinale L’Isola nel luglio 2010. La Corte d’Appello di Palermo, riconoscendo il diritto di critica, ha riformato la sentenza di primo grado del Tribunale Cile di Trapani che nel 2014 aveva condannato i due giornalisti e l’editore al pagamento in solido di un risarcimento danni pari a 30mila euro oltre alle spese di giudizio.
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Giacomo di Girolamo (Sicilia)
MARSALA – La deputata M5S e testimone di giustizia Piera Aiello è stata rinviata a giudizio dalla Procura della Repubblica di Marsala (TP) con l’accusa di diffamazione nei confronti del giornalista Giacomo Di Girolamo, direttore responsabile di Tp24.it e di Rmc101.
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Vittorio Brumotti (Lombardia)
MILANO – Sabato 23 maggio 2020 l’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti prima è stato bersaglio di un lancio di sassi e bottiglie da parte di un gruppo di giovani (presunti pusher), poi è stato aggredito da uno dei componenti del gruppo e colpito alla testa con un’asta, durante la realizzazione di un servizio sullo spaccio di droga a Milano nella zona di Porta Venezia.
Il servizio è andato in onda il 25 maggio (guarda)

Daniele De Salvo (Lombardia)
LECCO – L’11 aprile 2020 il giornalista Daniele De Salvo, corrispondente de Il Giorno da Lecco, ha trovato nella cassetta della posta della sua abitazione la copia di un suo articolo pubblicato il 4 marzo 2020 sul quale la sua firma era tagliuzzata e sulla foto del prefetto di Lecco, Michele Formiglio, che illustra l’articolo, era stata tracciata una croce. Il 14 aprile Daniele De Salvo ha presentato ai carabinieri di Merate (Lecco) una denuncia contro ignoti.
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Cesare Abbate (Campania)
NAPOLI – Il fotografo collaboratore dell’Ansa Cesare Abbate è stato minacciato e costretto a consegnare la scheda di memoria con le foto in cui aveva ripreso alcuni assembramenti di giovani, molti senza mascherina, nella zona di Margellina a Napoli poco prima della mezzanotte del 23 maggio 2020.
Riportano al notizia Il riformista (leggi) e il sito della Fnsi (leggi)

Alessandro Garofalo, Sergio Siano (Campania)
NAPOLI – I giornalisti Alessandro Garofalo e Sergio Siano, fotoreporter del Mattino, in due episodi distinti sono stati minacciati e aggrediti a Napoli mentre stavano fotografando assembramenti.
Sergio Siano stava fotografando un assembramento in Piazzetta Nilo quando è stato circondato da un gruppo di persone e costretto a cancellare le fotografie scattate.
Episodio simile quello accaduto ad Alessandro Garofalo.
Solidarietà da parte dell’Odg Campania, FNSI e cdr.
Riportano la notizia Edizione Napoli (leggi) e il sito della Fnsi (leggi)

Emanuela Vernetti (Campania)
NAPOLI – A Napoli  la giornalista Emanuela Vernetti, inviata del programma televisivo L’Aria Che Tira è stata minacciata e costretta ad allontanarsi mentre stava documentando la situazione della movida nei vicoli del centro storico. Alcune persone l’hanno minacciata, intimandole di cancellare le riprese video. È stata poi inseguita da un giovane. A protezione della cronista sono intervenuti alcuni militari che erano presenti.
Riporta la notizia la Fnsi (leggi)

Vittorio Brumotti (Lombardia)
MILANO – Insulti e sassate da parte di alcuni pusher contro l’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti di fronte la stazione ferroviaria di Milano durante la realizzazione di un servizio sullo spaccio di droga nella città lombarda. Alcuni di loro infastiditi dalla sua presenza hanno iniziato ad insultare e a lanciare sassi contro Brumotti. Sono intervenute le forze dell’ordine. Il servizio è stato trasmesso il 14 aprile 2020 (guarda).

Federico Gervasoni, Paolo Berizzi
Il 27 febbraio 2020 scorso sulle pagine Facebook e Instagram dell’account “Brescia ai Bresciani” è stato pubblicato un fotomontaggio con i volti di alcuni personaggi pubblici di Brescia, definiti “il Coronavirus che flagella la città”. Tra loro compaiono anche i volti dei giornalisti Federico Gervasoni, collaboratore di diverse testate giornalistiche tra cui La Stampa, e Paolo Berizzi di Repubblica. Entrambi si occupano della riorganizzazione dei movimenti di estrema destra, specie nel Nord Italia. Per le minacce da parte dei gruppi neofascisti, Berizzi vive sotto scorta dal 2019.
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